La linajola campestre (nome scientifico Linaria alpina (L.) Desf., 1798) è una pianta appartenente alla famiglia delle Plantaginaceae.
Etimologia
Il nome generico (Linaria) deriva da un nome latino per il lino (linone) e si riferisce alla somiglianza delle foglie di alcune specie di questo genere a quelle della specie Linum usitatissimum. L'epiteto specifico (arvensis) deriva da una parola latina (arvum = campo) e indica che l'habitat della pianta è relativa ai campi arati e alle colture in genere.
Il nome scientifico della specie è stato definito inizialmente da Linneo (1707 – 1778), con la denominazione basionomica Antirrhinum arvense, perfezionato successivamente nella denominazione attuale dal botanico francese René Louiche Desfontaines (Tremblay, 14 febbraio 1750 – Parigi, 16 novembre 1831) nella pubblicazione "Flora Atlantica 2" del 1798.
Descrizione
Queste piante arrivano ad una altezza di 1 - 4 dm. La forma biologica è terofita scaposa (T scap), ossia in generale sono piante erbacee che differiscono dalle altre forme biologiche poiché, essendo annuali, superano la stagione avversa sotto forma di seme e sono munite di asse fiorale eretto e spesso privo di foglie.
Radici
Le radici sono tendenzialmente fittonanti.
Fusto
La parte aerea del fusto è eretta ma ginocchiata alla base. I fusti sono generalmente semplici (senza diramazioni) e glabri (ma non nell'infiorescenza).
Foglie
Le foglie, subsessili, lungo il fusto sono disposte in modo opposto in forme verticillate e densamente embricate. Quelle superiori spesso sono disposte in modo alterno. La lamina, intera, ha delle forme lineari (quelle dei getti sterili sono più lunghe e allargate). Dimensione delle foglie: larghezza 0.5 - 1.5 mm; lunghezza 6 – 25 mm.
Infiorescenza
Le infiorescenze sono formate da densi racemi. L'asse del racemo è ispido per peli ghiandolari. I fiori sono peduncolati.
Fiore
- I fiori sono ermafroditi, zigomorfi e tetraciclici (ossia formati da 4 verticilli: calice– corolla – androceo – gineceo) e tetrameri (i verticilli del perianzio hanno 4 elementi). Dimensione del fiore: 4 – 7 mm.
- Formula fiorale. Per la famiglia di queste piante viene indicata la seguente formula fiorale:
- X o * K (4-5), [C (4) o (2 3), A 2 2 o 2], G (2), capsula.
- Il calice, tuboloso-campanulato, più o meno attinomorfo e gamosepalo, è formato da cinque profonde lacinie (o lobi) subuguali pubescenti.
- La corolla, gamopetala e tubolare è del tipo bilabiato, ed è completamente chiusa da un rigonfiamento del labbro superiore (corolla personata). Inoltre uno sperone ricurvo (o un sacco) è presente all'altezza delle fauci della gola della corolla in posizione abassiale. In particolare il labbro posteriore (superiore) è formato da due petali ed è eretto, l'anteriore da tre petali riflessi. Il colore della corolla è azzurro-violaceo. Dimensione della corolla: 4 – 6 mm. Lunghezza dello sperone: 1.5 – 3 mm.
- L'androceo è formato da 4 stami didinami tutti fertili. I filamenti sono adnati alla base della corolla e sono inclusi o poco sporgenti. Le antere sono formate da due teche distinte e divaricate e formano una struttura simile ad un anello. La deiscenza è longitudinale attraverso due fessure. I granuli pollinici sono tricolpoporati. Il nettare si trova nello sperone e può essere raggiunto solamente dagli insetti che riescono a entrare nelle fauci chiuse dal rigonfiamento del labbro superiore.
- Il gineceo è bicarpellare (sincarpico - formato dall'unione di due carpelli connati). L'ovario è supero con placentazione assile e forma da ovoidi a subglobose. Gli ovuli per loculo sono numerosi, hanno un solo tegumento e sono tenuinucellati (con la nocella, stadio primordiale dell'ovulo, ridotta a poche cellule). Lo stilo ha uno stigma da capitato a fortemente bilobo.
- Fioritura: da marzo a giugno (settembre).
Frutti
Il frutto è una capsula lunga quasi il doppio del calice. I semi, numerosi, hanno delle forme a disco liscio o con tubercoli ridotti. Al momento della maturazione i semi fuoriescono da due fori (opercoli) che si aprono nella parte superiore del frutto (capsula porocida). Dimensione della capsula: 1 - 1.5 mm.
Riproduzione
- Impollinazione: l'impollinazione avviene tramite insetti (impollinazione entomogama) quali imenotteri, lepidotteri o ditteri o il vento (impollinazione anemogama).
- Riproduzione: la fecondazione avviene fondamentalmente tramite l'impollinazione dei fiori (vedi sopra).
- Dispersione: i semi cadendo (dopo aver eventualmente percorso alcuni metri a causa del vento - dispersione anemocora) a terra sono dispersi soprattutto da insetti tipo formiche (disseminazione mirmecoria).
Distribuzione e habitat
- Geoelemento: il tipo corologico (area di origine) è Submediterraneo - Subatlantico.
- Distribuzione: in Italia è una specie rara ma è presente su tutto il territorio. Nelle Alpi è presente nelle province di Cuneo e Torino. Fuori dall'Italia, sempre nelle Alpi, questa specie si trova in Francia (dipartimento di Alpes-de-Haute-Provence), mentre sugli altri rilievi europei collegati alle Alpi si trova nel Massiccio Centrale, Pirenei, Alpi Dinariche e Carpazi. Nel resto dell'Europa e dell'areale del Mediterraneo si trova dalla Penisola Iberica alla Grecia, si trova anche in Siria e nell'Africa del Nord.
- Habitat: l'habitat tipico per questa pianta sono le colture e gli incolti aridi; ma anche gli ambienti ruderali, le scarpate e depositi di immondizie. Il substrato preferito è siliceo con pH acido, alti valori nutrizionali del terreno che deve essere mediamente umido.
- Distribuzione altitudinale: sui rilievi queste piante si possono trovare fino a 600 m s.l.m.; frequentano quindi il seguente piano vegetazionale: collinare (oltre a quello planiziale – a livello del mare).
Fitosociologia
Dal punto di vista fitosociologico alpino Linaria arvensis appartiene alla seguente comunità vegetale:
- Formazione: delle comunità terofiche pioniere nitrofile
- Classe: Stellarietea mediae
- Ordine: Centaureetalia cyani
- Alleanza: Panico-Setarion
Tassonomia
La famiglia di appartenenza di questa specie (Plantaginaceae) comprende 113 generi con 1800 specie (oppure secondo altri Autori 114 generi e 2400 specie, o anche 117 generi e 1904 specie o 90 generi e 1900 specie) ed è suddivisa in tre sottofamiglie e oltre una dozzina di tribù. Il genere della specie di questa voce appartiene alla sottofamiglia Antirrhinoideae (tribù Antirrhineae) e si compone di oltre 150 specie distribuite dal Nord America, Europa e Asia.
La specie Linaria arvensis fino a poco tempo fa era circoscritta nella famiglia Veronicaceae o Scrophulariaceae a seconda dei vari Autori. L'attuale posizione tassonomica è stata realizzata con i nuovi sistemi di classificazione filogenetica (classificazione APG).
Il basionimo per questa specie è: Antirrhinum arvense L., 1753.
Filogenesi
Classificazioni recenti assegnano la specie di questa voce alla sect. Supinae. Attualmente in base alle ultime ricerche di tipo filogenetico le specie del genere Linaria sono distribuite in 6 cladi. La specie L. arvensis si trova all'interno del sesto clade che insieme al quinto clade formano un "gruppo fratello" e rappresentano il "core" del genere. Inoltre L. arvensis insieme alla specie Linaria micrantha (Cav.) Hoffmanns. & Link formano un "gruppo fratello".
Sinonimi
Questa entità ha avuto nel tempo diverse nomenclature. L'elenco seguente indica alcuni tra i sinonimi più frequenti:
- Antirrhinum arvense L., 1753
Altre notizie
La linaria arvensis in altre lingue è chiamata nei seguenti modi:
- (DE) Acker-Leinkraut
- (FR) Linaire des champs
- (EN) Corn Toadflax
Note
Bibliografia
Altri progetti
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Linaria arvensis
- Wikispecies contiene informazioni su Linaria arvensis
Collegamenti esterni
- Linaria arvensis The Plant List - Checklist Database
- Linaria arvensis EURO MED - PlantBase Checklist Database
- Linaria arvensis IPNI Database



